venerdì 6 novembre 2015

OMBRE IN VATICANO, IL CASO ALOIS ESTERMANN

Il comandante Alois Estermann
Questa è una storia ricca di ombre, accaduta in un luogo dove non ci aspetteremmo mai, un luogo austero che rappresenta il fulcro della religione cattolica nel mondo e che al suo interno dimora e svolge i propri incarichi il Santo Padre: il Vaticano.
Il 4 maggio 1998 nel salotto di un appartamento della curia del Vaticano, vengono rinvenuti tre cadaveri, le vittime sono: il comandante delle Guardie Svizzere Alois Estermann, la moglie venezuelana Gladys Romero e il vice-caporale Cedric Tornay.
Per chi svolge le indagini e per la Santa Sede si tratterebbe di un omicidio suicidio; il comandante e sua moglie sono stati uccisi da Tornay in uno scatto d'ira,il quale successivamente si sarebbe suicidato sparandosi un colpo in bocca, teoria che nasce dall'autopsia eseguita sul corpo del giovane Cedric che evidenziava effettivamente la fuoriuscita del proiettile dalla parte posteriore del cranio. Tale versione fu confermata pochi giorni dopo in una conferenza stampa, dal portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls. Ma perchè? Quale movente avrebbe spinto Tornay ad uccidere il suo comandante e anche la moglie?
Secondo la ricostruzione dei fatti, il vice-caporale avrebbe avuto dei risentimenti nei confronti del comandante, perché si sarebbe visto rifiutare da quest'ultimo una onorificenza chiamata "Benemerenti", che era stata assegnata a gran parte dei suoi colleghi. Questo avrebbe fatto scattare la collera di Cedric il quale avrebbe agito conseguentemente con quel gesto. Siamo sicuri? La versione è questa?
Per trovare risposte proviamo ad approfondire bene i fatti. Inanzi tutto chi era il comandante Estermann?
Alois Estermann era un uomo di 44 anni, impeccabile, molto capace nel suo lavoro, difatti era già noto per il suo coraggioso intervento nell'attentato del 1981 contro il papa Giovanni Paolo II; egli fu uno dei primi a salire sull'auto e coprire il papa già ferito dai colpi di pistola sparati dall'attentatore Alì Agca.
Estermann fu nominato comandante delle guardie Svizzere proprio il giorno prima della sua morte. Si dice che, tra il comandante e il vice-caporale non corresse buon sangue, a causa di un atteggiamento non del tutto conforme al rigido ambiente delle Guardie Svizzere da parte di Tornay. Ma dall'interno delle spesse mura vaticane, arrivano anche altre voci su il comandante, per esempio che fosse omosessuale e che ci sarebbe stato un rapporto particolare tra lui e il vice-caporale oppure, che al contrario ci fosse un triangolo amoroso e perverso tra il comandante, il vice-caporale e la moglie. Si mormora anche che Estermann fosse una spia della Stasi, l'organizzazione di sicurezza e spionaggio della Germania dell'Est. Un altra teoria, sarebbe legata alla presenza in Vaticano di due potenti e ben distinte fazioni: quella della "Opus dei" e quella di origine massonica detta anche "Loggia Vaticana". La "Opus dei" avrebbe avuto interessi a prendere il comando totale della Guardia Svizzera mentre la "Loggia Vaticana" si sarebbe opposta con tutto il potere a contrastare questo progetto. Estermann sembrava che fosse legato alla "Opus dei" e quindi la sua nomina a comandante era vista dagli avversari in modo minaccioso. Ma l'ipotesi che rende questo caso ancora più misterioso ed inquietante, è quella di un presunto coinvolgimento del comandante nel caso di Emanuela Orlandi. Tutte voci di corridoio che si allargano come gli anelli di uno stagno quando ci gettiamo un sasso, oppure esiste un fondo di verità? Cose strane in questa storia che fanno pensare ad alcuni depistaggi ce ne sono. In primo luogo sappiamo, che quando fu avvertita dell'accaduto la madre di Cedric Tornay, la signora Muguette Baudat non fu direttamente il Vaticano a contattarla, ma il parroco del paese di residenza. Quando la madre si recò a Roma presso la Santa Sede per vedere il corpo del figlio, qualcuno delle autorità del clero cercò di distoglierla dal farlo.
Il vice caporale Cedric Tornay
Durante il soggiorno in Vaticano, alla signora Muguette fu consegnata una strana lettera di addio, che fu attribuita al figlio, nella quale spiegava le motivazioni del folle gesto; allora se è una lettera di addio con conseguente spiegazione del gesto, risulterebbe un omicidio premeditato e non un violento scatto d'ira. Questa lettera attirò da subito dei forti dubbi e perplessità. La prima cosa che saltò agli occhi della madre, fu una incongruenza di date, alcune di esse infatti non trovavano riscontro con la cronologia degli eventi, questo secondo la signora Baudet era strano, perchè precisava che il figlio era solito essere rigoroso sulle date. Ma la cosa più strana era che la lettera, fu indirizzata alla signora, usando il cognome del secondo marito che era registrato negli archivi del Vaticano, mentre il figlio Cedric non usava  mai quel cognome. Un altro particolare importante è dato da alcuni tabulati telefonici, che testimonierebbero che al momento dell'omicidio Estermann fosse al telefono con qualcuno. Chi? Se esiste, perché non viene mai menzionato?
Prende vita anche, una credibile teoria che farebbe pensare a un depistaggio, per insabbiare un vera esecuzione eseguita da un killer. Durante lo studio del ritrovamento dei cadaveri e dell'arma del delitto, risultò strano e poco probabile che il corpo del vice-caporale dopo essersi sparato in bocca, potesse cadere sopra la pistola; la versione infatti spiega che Cedric dopo avere ucciso il comandante e la moglie, si sia messo in ginocchio con il capo rivolto in avanti e verso il basso, ponendosi la canna della pistola in bocca ed abbia fatto fuoco. Con questa dinamica, l'impatto del proiettile con le ossa del cranio al momento della morte, avrebbe dovuto far cadere il corpo all'indietro verso la traiettoria del proiettile e non in avanti. Anche il numero di colpi sparati che risulterebbe essere di cinque, non è pienamente convincente, dato che due si trovavano nel corpo del comandante, uno nel cadavere della moglie, uno nel corpo di Tornay e l'altro trovato conficcato sul soffitto. Come è possibile? Potrebbe essere stato il colpo del killer per rendere positivo agli esami del guanto di paraffina la mano del presunto omicida Cedric? Possibile che sparando ben cinque colpi senza silenziatore con una Sig Sauer 9 mm nessuno abbia sentito niente?
Complotto, omicidio, giochi di potere o spie, tante di queste supposizioni sono state avanzate, dando vita a molte domande che forse non troveranno mai una risposta perchè, il caso fu risolto come un omicidio suicidio, nonostante ci siano delle forti incongruenze nella versione dei fatti. Questo delitto quindi, rimane un mistero irrisolto all'interno delle austere ed impenetrabili mura vaticane.





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